L’orsa catturata, insieme a M49, è stato trasferito al centro Casteller. Su di lei pesa l’ordinanza di abbattimento della Provincia autonoma di Trento, sospesa dal Tar fino all’11 maggio.

Non aveva via d’uscita quando il sifone è stato attivato lunedì alle 23:00. Così è stato arrestato l’orso JJ4 dopo aver ucciso due settimane fa il corridore Andrea Papi. Era con i suoi tre cuccioli. Uno è sfuggito alla cattura, mentre gli altri due sono stati imprigionati con lei ma sono stati immediatamente rilasciati. I giovani orsacchiotti pesano 35-40 chilogrammi, hanno due anni e sono già stati svezzati, quindi possono vivere da soli.

Fino alla cattura dell’orsa, però, sono stati costantemente con la madre, e forse il suo istinto protettivo è una delle cause della tragedia, causata molto probabilmente da un contatto inaspettato tra il giovane e la famiglia dell’orso.

L’orsa catturata dopo essere stata sedata, JJ4 è stato trasferito al centro di riabilitazione della fauna alpina del Casteller di Trento, dove si trova anche un detenuto M49, soprannominato “Papillon” dall’ex ministro dell’ambiente Sergio Costa, per le due riuscite evasioni dalla struttura. Un centro da tempo criticato dagli animalisti perché non rispetta le esigenze di questi enormi animali.

L’orsa catturata: una storia di speranza e risoluzione

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Nel 2021, l’orso bruno marsicano, una specie protetta in via d’estinzione, è stato catturato nell’area del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’orsa, conosciuta come JJ4, è stata catturata insieme ai suoi cuccioli, suscitando un’ondata di preoccupazione tra gli esperti di conservazione della fauna selvatica.

L’orsa JJ4 era stata precedentemente monitorata dai ricercatori, che avevano notato un comportamento anomalo nella sua attività alimentare. In seguito ad una serie di indagini, è stato scoperto che l’orsa aveva sviluppato una dipendenza per i rifiuti prodotti dall’uomo, mettendo a rischio sia la sua salute che quella dei suoi cuccioli.

Dopo la cattura, l’orsa JJ4 è stata portata in una struttura di recupero, dove è stata sottoposta a trattamenti medici e nutrizionali per riprendersi dalla sua dipendenza. Nel frattempo, i suoi cuccioli sono stati affidati alle cure di esperti di conservazione della fauna selvatica.

l orsa jj4 catturata

La storia dell’orsa JJ4 ha attirato l’attenzione dei media e del pubblico, suscitando un dibattito sui metodi di conservazione della fauna selvatica. Alcuni si sono chiesti se la cattura dell’orsa fosse stata la soluzione migliore, mentre altri hanno sostenuto che fosse necessario agire per proteggere l’orso marsicano e la sua popolazione.

Nonostante le critiche, la cattura dell’orsa JJ4 ha dimostrato di essere una decisione coraggiosa e necessaria per la sua stessa sopravvivenza e quella dei suoi cuccioli. Grazie all’intervento degli esperti di conservazione della fauna selvatica, l’orsa JJ4 ha avuto la possibilità di riprendersi e di essere liberata in un’area protetta, dove potrà vivere in sicurezza insieme ai suoi cuccioli.

La storia dell’orsa JJ4 ci ricorda l’importanza della conservazione della fauna selvatica e della tutela delle specie in via d’estinzione. Speriamo che la sua storia possa essere di ispirazione per tutti coloro che si impegnano nella salvaguardia del nostro patrimonio naturale.

L’orsa JJ4 sarà abbattuta?

jj4 catturata

Tuttavia, il rischio per JJ4 è maggiore dell’ergastolo. Su di lei pesa infatti l’ordinanza di abbattimento firmata da Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, e sospesa dal Tar a seguito del ricorso della LAV, in attesa di giudizio l’11 maggio. “JJ4 sarà abbattuto”, ha detto ancora Fugatti. L’eutanasia è la metodologia già decisa. “Lo strumento che viene utilizzato anche per gli animali domestici quando si avvicinano alla fine della loro vita”, ha detto Raffaele De Col, direttore del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna della Provincia di Trento.

jj4 orsa cuccioli

Tuttavia, non solo quello. In effetti, ci sono altri due plantigradi nel mirino. «MJ5, per il quale c’è già un parere Ispra per l’abbattimento, e M62, per il quale faremo domanda per un nuovo pronunciamento», ha aggiunto Fugatti, aumentando di fatto l’intensità del conflitto con le organizzazioni per la tutela degli animali.

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Gli stessi che hanno prontamente sollecitato la provincia autonoma di Trento a non fare nulla che potesse mettere in pericolo l’incolumità dell’orso JJ4 fino a sentenza definitiva. “Difenderemo l’orsa ei suoi cuccioli in ogni modo consentito dalla legge”, hanno ribadito Enpa, Leidaa e Oipa.

Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento, ha tenuto integralmente una conferenza stampa.

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