Gli schemi ripetitivi che ti indeboliscono

Come mentore, sosterrò sempre che il tratto più attraente di una persona è l’essere sicura di se stessa. Ma la verità è che il concetto stesso di “fiducia in se stessi” è fuorviante. Questa volta ti darò un consiglio fondamentale sull’importanza della tua autostima e su come non danneggiarla.

Avere “fiducia in se stessi” è un termine generale che viene spesso usato in modo improprio.

La fiducia in se stessi e l’autostima sono due concetti differenti. Nel mio corso sull’autostima di venerdì scorso, avevo un obiettivo principale: offrire mezzi pratici per aiutare ad aumentare  la propria autostima.

Aumentare la nostra autostima è importante  nella ricerca di una relazione sana e amorevole ed è fondamentale anche per coloro che sono già in una relazione.

Sono mentore da più di 17 anni, offro workshop e seminari nel campo dell’empowerment e della comunicazione e di conseguenza sento continuamente storie simili. Una bella ragazza, eloquente, educata, che svolge un ruolo o un’occupazione importante e sente che sta finalmente attirando le cose giuste nella sua vita, compresi gli uomini giusti.

Sente di aver capito, finalmente, come rimediare agli errori e cosa fare e non fare ma, improvvisamente, succede qualcos’altro.

Si innamora e si sente debole.

“Non so perché, ma adesso che ho finalmente trovato la persona giusta, anche se lui fa sul serio con me e mi ha già presentata alla sua famiglia, non mi sento abbastanza attraente per colpa del mio atteggiamento.”

Un altro fenomeno di cui sento parlare anche troppo spesso ha a che fare con la gelosia.

“Sto iniziando a diventare gelosa e non so perché, divento improvvisamente gelosissima e cerco di nasconderlo ma sono sicura che lui se ne accorge e che questa cosa lo sta allontanando.”

La gelosia è sintomo di bassa autostima.

Ogni volta che sei gelosa di un’altra persona, per esempio quando vedi che tuo marito sta parlando con una donna, è come se stessi inconsciamente dicendo due cose su di te:

1. Che lui non ti apprezza e non ti ama davvero

2. Che lei è più attraente di te/è meglio di te.

Entrambe le cose producono un calo immediato della tua autostima.

Ovviamente non è la verità. Anche se quella che sta parlando con il tuo ragazzo fosse Angelina Jolie, non significa che sia la persona giusta per lui, non significa che lui vorrebbe avere una relazione a lungo termine con qualcuno come lei e, naturalmente, non hai alcuna prova che sia il suo tipo, nonostante sia considerata “la donna più bella/sexy del mondo”. E lui, ovviamente,

Non ha motivo di credere che lei stessa possa essere interessata per più di cinque minuti.

Anche se partiamo dal presupposto che “lei è la donna giusta per lui” e che lui non desidera altro che stare con lei… essere gelosa servirà a qualcosa? Cambierà il risultato finale?

La risposta è no.

Quello che è sicuro al 100%, quello che è stato provato e confermato, è che una volta che sei gelosa di qualcun altro, in realtà stai indirettamente dicendo “Io valgo di meno”.

Lui potrebbe non aver colto la gelosia che hai mostrato in quel momento, ma il tuo subconscio l’ha fatto.

Il tuo subconscio ne ha preso nota.

E non solo, ha anche “documentato l’evento in dettaglio” e ci ha messo un bel segno meno.

Sì, proprio così: ha abbassato il tuo livello di autostima. E se questo non dovesse bastare: alcuni dei principi di attrazione di cui parlo in quasi tutti i libri che ho scritto o seminari che tengo menzionano sempre che gli esseri umani sono attratti più di ogni altra cosa da persone che amano se stesse.

Ricorda sempre: una donna attraente è una donna con un’alta autostima. Quando ami te stessa e hai autostima, anche lui ti amerà.  

I tuoi modelli di indebolimento

Sì, le tue debolezze. Parliamone. Le conosci?

Uno dei fenomeni più comuni in cui mi imbatto nei miei seminari e sessioni di consulenza sono dei modelli ripetitivi, abitudini, alcune che non sono nemmeno riconosciute come abitudini da molte persone e altre che sembrano impossibili da eliminare.

Ma fanno male. Ti indeboliscono.

E trasformano la tua vita in un circolo vizioso di debolezza che si ripete continuamente.

Sicuramente ne conosci già alcuni e questa è una cosa positiva, che affronteremo nella conversazione di oggi.

Potresti effettivamente riconoscerli, ma non sempre sai come sbarazzartene.

Abbiamo tutti “schemi fissi” legati al nostro comportamento con il partner, nelle relazioni interpersonali, nell’ambito lavorativo, con la nostra famiglia. Abbiamo schemi fissi in quasi tutte le situazioni ripetitive.

Alcuni sono fantastici. Ma altri ci stanno distruggendo.

Ci prosciugano nel corpo e nell’anima, togliendoci il controllo.

Conosci i tuoi schemi?

Conoscere i propri schemi fissi è un gran vantaggio.

Perché?

Uno schema è alimentato da ripetuti rinforzi.

In altre parole, quando si verifica uno qualsiasi dei tuoi schemi comportamentali ricorrenti, la ripetizione rende quello schema più forte, più duraturo.

È una cosa positiva?

Dipende se vuoi preservare quello schema o meno.

Perché lo chiamo sia schema che modello?

Qualsiasi comportamento (che in realtà è una manifestazione di un pensiero) che viene ripetuto si forma in una situazione proprio come una formina (modello) per biscotti in plastica in cui versi l’impasto. Non ho intenzione di approfondire sul perché e sul come si creano i modelli. Non oggi.

Andiamo alla pratica – cosa puoi fare?

Ti mostrerò tre passaggi che ho creato per i miei studenti che puoi seguire FACILMENTE per far sparire questi schemi.

Vorrei che pensassi ad alcuni degli schemi ripetitivi che conosci già e di cui vorresti sbarazzarti.

Forse hai notato che mangi troppo in certi orari mentre in altri il problema non si presenta proprio e, sia chiaro, non stiamo parlando di fame fisica.

Sì, se sai che potresti avere questo problema, significa che c’è un modello comportamentale su cui lavorare.

Un altro esempio potrebbe essere il rapporto con il tuo ex, ti dici “no, non lo farò accadere di nuovo, non tornerò più da lui”… ma poi ti manda un sms, tu lo ignori, lui insiste e finite per riprovarci.

Sì, c’è uno schema anche qui che non riesci a rompere e questo modello crea una situazione di debolezza infinita.

OK,

Ho promesso tre passaggi per iniziare a far sparire i tuoi modelli (quelli che non vuoi).

Il primo – documentarli.

Non possiamo cambiare ciò che non sappiamo.

Non possiamo cambiare uno schema se non ci rendiamo conto che si ripete.

È impossibile imparare a nuotare guardando gli altri, è impossibile instaurare una relazione chattando su WhatsApp e i modelli comportamentali non possono essere modificati se non ne sei pienamente consapevole man mano che accadono: devi rendertene conto veramente.

Come fare a sapere quando succede?

Si inizia a documentare. Passo dopo passo. Riga per riga. Prendi una penna e scrivilo!

Nel mio mini-seminario “Power Game”, lavoro con i partecipanti per aiutarli a scoprire cosa cercare. Identificheremo dove sono le nostre più grandi dipendenze emotive perché, sì, sono al tutto e per tutto delle dipendenze.

Bene, hai iniziato a documentare. Significa che adesso li riconoscerai subito?

No. Molti modelli sembrano un insieme completamente diverso di comportamenti!

Quindi, come fare a sapere se un determinato comportamento è un modello? Uno schema? Lo vedrai di nuovo molte volte e otterrai sempre lo stesso risultato. E questo, naturalmente, mi porta al secondo passo –

Segna il risultato.

Non sarai sempre in grado di documentare il modello e come accade. Ma sarà sempre,  sempre, facile documentare un risultato.

Perché?

Perché il risultato è indesiderato. Ne soffriamo. È facile identificare un risultato indesiderato che ci fa stare male.

Se vai a diversi appuntamenti e le tue relazioni terminano sempre intorno ai tre mesi, si tratta probabilmente di un “risultato”. Anche se non hai documentato il modello, il risultato è molto chiaro.

Il terzo passaggio è – Tornare sui propri passi.

Dopo aver riconosciuto un potenziale modello e  aver trovato il risultato indesiderato, la cosa migliore è guardare la tua debolezza negli occhi e fare un passo indietro.

Chiediti – Cosa stavi facendo un secondo prima che succedesse?

Cosa stavi facendo una settimana prima?

Un mese prima…?

Ad un certo punto, riconoscerai la formazione del modello. Quel momento in cui ancora e ancora, senza che tu lo voglia, proprio come con qualsiasi azione automatica, proprio come la dipendenza da qualsiasi altra cosa, basta premere il pulsante “on” per far apparire di nuovo la tua debolezza. Quella debolezza che ti porta al fallimento.

Ogni volta che fallisci in qualcosa nella vita, significa che ci sono degli schemi che ti stanno abbattendo.

Ancora, ancora e ancora.

Sì, è così semplice.

Cambia questi schemi e vedrai che ce la farai.

Con affetto,

Mentore Sharoney

Mentore Sharoney è l’autrice dei libri di comunicazione e relazioni “Quello che lei vuole” e “Perché lei e non tu?” diventati 7 e 8 volte best seller.

“Fotoperte” Milano

Pubblicato nella versione stampata del magazine di psicologia pratica “The Mind”. Scritto da Mentor Sharoney.

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